Le Statue del Centro Giada

Chissà quante volte siete passati per il Centro Giada e vedendole avete pensato "va che belle statue, adesso mi fermo per guardarle meglio e gli faccio qualche foto", ma travolti dal ritmo frenetico della vita odierna non avete avuto il tempo di fermarvi per conoscerle meglio.

Nessun problema, leggete questa pagina e scoprirete tutto sulle ormai mitiche sculture del Giada!


La STORIA

Parliamo proprio di Storia con la S maiuscola, perché questo gruppo scultoreo fa ormai parte del Storia di Arese!
La domanda quindi sorge spontanea: quando qualcosa diventa parte integrante della Storia di un luogo?
Secondo noi, in una realtà come quella del territorio Aresino, 30 / 40 anni sono un periodo di tempo più che buono.

Ebbene sì, le Statue hanno quasi 40 anni, più precisamente furono inaugurate nel 1984 e presumibilmente installate l'anno stesso e quello precedente.

Il nome del gruppo scultoreo è "L'evoluzione dell'uomo"

Sono cinque statue, realizzate da Giacomo Corti di San Vittore Olona, con una tecnica a base di impasto di cemento bianco e polvere di marmo di Carrara su armatura di acciaio zigrinato.

Nei fantastici anni 80, quando il benessere non mancava, le tre vasche dinanzi alle statue componevano una fantastica fontana a piramide. L'acqua cadeva dalle mani giunte della statua sdraiata in avanti nella vasca più alta per poi distribuirsi in quelle inferiori mediante dei piccoli passaggi.
Di notte le statue e le vasche della fontana erano illuminate e dominavano il piazzale principale del Centro Giada.
Oggi le vasche sono diventate delle fioriere, coperte principalmente di erba.


Dove potete ammirarle

Le Statue del Giada sono situate nello spazio antistante il centro commerciale Giada in via dei Platani (Arese).
In linea d'aria a metà strada tra il Giada e la chiesa Maria Aiuto dei Cristiani.

Per essere estremamente precisi, le coordinate geografiche in gradi decimali sono:
45.55589594713901 di latitudine
9.075890218436298 di longitudine

Questo il link a Google Maps


Clicca le immagini per ingrandirle


Fonti:

I Love Arese